Corsi ECM per Medici e Professionisti Sanitari: le novità di dicembre 2023

Il termine del triennio formativo 2020-2022 si avvicina rapidamente, con meno di un mese rimanente. Dopo il 31 dicembre, i medici e gli operatori sanitari potrebbero essere soggetti a sanzioni e potrebbero perdere la copertura assicurativa. Anche nel mese di dicembre, Consulcesi arricchisce il suo ampio catalogo di corsi FAD con nuovi corsi dedicati alle più attuali tematiche relative al settore salute

Sommario

  1. Radiofarmaci: novità in materia di responsabilità professionale
  2. Infezioni correlate all’assistenza (ICA): strategie e reponsabilità medica

A meno di un mese dalla scadenza dell’anno di proroga per il triennio formativo 2020-2022, ancora molti medici e professionisti sanitari si apprestano a completare i crediti ECM obbligatori. Basti pensare che nelle ultime settimane il nuovo Consulcesi Club ha registrato un’impennata delle iscrizioni ai suoi corsi da remoto (+30%), in linea con i dati ufficiali nazionali. Per favorire ulteriormente l’aggiornamento dei camici bianchi, il Catalogo di Corsi ECM di Consulcesi si rinnova di nuovi modelli di formazione digitali, seguibili su smartphone, tablet e PC con estrema comodità, con corsi relativi alle più stringenti e attuali tematiche del settore salute. Di seguito una breve presentazione di due nuove offerte formative disponibili a partire dal mese di dicembre.

Radiofarmaci: novità in materia di responsabilità professionale

Il settore dei radiofarmaci sta vivendo un periodo di notevole sviluppo che conferma la necessita di una formazione al passo con i tempi dei professionisti impegnati nell’attività delle Radiofarmacie all’intero delle Medicine Nucleari, per assicurare la continuità assistenziale e l’accesso equo a terapie innovative diagnostiche e terapeutiche.

La necessità di aggiornamento è legata non solo al crescente numero di richieste di questi farmaci, naturale conseguenza del riconosciuto valore della medicina nucleare nel percorso diagnostico e terapeutico delle patologie oncologiche, ma anche ai progressi nella ricerca scientifica che vedono nuovi radiofarmaci sperimentali in grado di svelare patologie tumorali e non tumorali, ampliando così le capacità diagnostiche con radiofarmaci PET tradizionali.

Malattie neurodegenerative, cardiovascolari e infiammatorie sono solo alcuni esempi di condizioni mediche che potrebbero beneficiare dei progressi nella progettazione di radiofarmaci e delle tecniche teranostiche. In questo contesto però, “la chiave del successo della radiofarmacia dipende fortemente dall’armonizzazione regolatoria a livello europeo – ricordano gli esperti nel nuovo corso di formazione Radiofarmaci: quadro normativo e responsabilità professionale” – I futuri cambiamenti nella legislazione europea dovrebbero considerare la necessità della preparazione in loco dei radiofarmaci, garantendo qualità e sicurezza con standard armonizzati e regole dedicate che tengano conto delle particolari esigenze di questa pratica”.

Caratteristiche del corso

Il corso, composto di video-lezioni corredate da materiali didattici di approfondimento, vede la supervisione scientifica di Maria Sole Giurin, Farmacista Dirigente e Responsabile delle preparazioni presso SC Medicina Nucleare Trieste, e Stefano Palcic, Dirigente Farmacista di SC Assistenza Farmaceutica presso l’Azienda Sanitaria Universitaria Giuliano-Isontina (ASUGI) e Dirigente referente per la farmaceutica territoriale. Il corso ha l’obiettivo di formare i professionisti della salute circa le peculiarità dei radiofarmaci, i riferimenti normativi e il ruolo del farmacista nella gestione del radiofarmaco. Si parlerà quindi di qualità e sicurezza delle preparazioni radiofarmaceutiche, della gestione della filiera di preparazione, quindi le istruzioni del fabbricante e/o della Farmacopea Ufficiale (Italiana e/o Europea) fino alla tracciabilità, raccolta e archiviazione dei dati.

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Infezioni correlate all’assistenza (ICA): strategie e reponsabilità medica

Le infezioni correlate all’assistenza (ICA) rappresentano un problema rilevante all’interno delle strutture sanitarie. Non a caso, la Commissione nazionale per la formazione continua in Medicina ha deciso di inserirle tra le quattro tematiche “di interesse nazionale”. Le ICA, legate all’ambiente, al fattore umano e alle fragilità dei pazienti, oggi sono ulteriormente aggravate dalla sempre più pressante resistenza antibiotica e sono responsabili da sole del 30% dei casi di contenzioso medico-legale. Sebbene non sia possibile azzerare completamente il rischio di ICA, per “via dei fattori di rischio, troppo variabili e situazionali per essere effettivamente controllati”, come spiega Massimo Andreoni, ordinario di Malattie Infettive all’Università di Roma Tor Vergata e docente del corso “Lotta alle infezioni correlate all’assistenza: strategie efficaci e responsabilità professionale”, queste possono essere impedite e contrastate tra il 30 e il 40% del totale.

Caratteristiche del corso

Il corso di formazione interattivo, sviluppato in collaborazione con la Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), offre ai partecipanti le competenze necessarie per affrontare questo problema e ridurre la diffusione delle infezioni ospedaliere. Al termine della formazione, i partecipanti saranno in grado di conoscere gli aspetti epidemiologici, clinici e di medicina legale delle infezioni correlate all’assistenza e del fenomeno dell’antibiotico-resistenza, mentre ampio spazio verrà dato anche alla responsabilità del professionista della salute in un approccio basato sulla cultura della sicurezza, necessaria per contribuire a creare ambienti sanitari più sicuri e ridurre l’incidenza delle ICA.

>> 9.0 crediti ECM

Di: Redazione Consulcesi Club

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