Il vaiolo delle scimmie (monkeypox) è un’infezione virale zoonotica (da animale a uomo) causata dal monkeypox virus appartenente alla famiglia Poxviridae (la stessa del vaiolo). Viene chiamato così perché l’infezione fu identificata per la prima volta nelle scimmie nel 1958, mentre il primo caso nell’uomo risale al 1970. Il vaiolo delle scimmie è endemico nelle regioni della foresta pluviale tropicale dell’Africa centrale e occidentale.
Lo scorso 14 agosto 2024 l'Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato Mpox "Emergenza di Sanitò Pubblica".
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L'evoluzione del vaiolo delle scimmie
Fuori dell’Africa, il primo focolaio è stato registrato nel 2003 negli Stati Uniti, legato a un’importazione di mammiferi infetti. Dal 2018 al 2021 sono stati segnalati al di fuori dell’Africa 12 casi di vaiolo delle scimmie associati a viaggi. Nel 2022, per la prima volta, sono stati segnalati negli Stati membri dell’Unione Europea e nel mondo (in paesi non endemici) molti focolai non riconducibili ai viaggi o all’importazione di mammiferi.
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Sintomatologia e modalità di trasmissione
Sintomatologia del vaiolo delle scimmie:
- Eruzioni sul corpo (papule, pustole e vescicole)
- Febbre (primi 3 giorni)
- Cefalea, mal di schiena, dolori muscolari, linfonodi ingrossati
- Durata: 2/4 settimane
Modalità di trasmissione del vaiolo delle scimmie:
- Contatto con le lesioni cutanee
- Faccia a faccia
- Saliva o secrezioni di vie respiratorie superiori
- Rapporti sessuali
- Contatto con vestiti, lenzuola, posate toccati da un infetto
- Incubazione: fino a 21 giorni