Lo Sport è un farmaco e va in ricetta medica: tutto sul DDL

L’esercizio fisico prescrivibile per prevenire malattie cardiovascolari e alcuni tipi di tumore e favorire uno stile di vita sano e salutare: questa la proposta nel DDL 287 che contiene anche l’ipotesi di incentivo fiscale per chi pratica l’attività fisica.

Sommario

  1. Cosa propone il DDL?
  2. Cosa ha dichiarato a riguardo la prima firmataria del DDL?
  3. Quali sono gli obiettivi del DDL 287?

È stato avviato lo scorso 31 luglio, l'iter legislativo per il Disegno di legge (Ddl) 287, firmato da Daniela Sbrollini di Italia Viva, che promuove l'inserimento dell'esercizio fisico come strumento di prevenzione e terapia nel Servizio Sanitario Nazionale (SSN).

Cosa propone il DDL?

Il Ddl, sostenuto da tutti i partiti della Commissione Sanità del Senato, mira a combattere l'inattività fisica, un problema che potrebbe costare all'Italia 1,3 miliardi di euro nei prossimi 30 anni. L'obiettivo è consentire ai medici di prescrivere l'attività fisica come un farmaco, permettendo alle famiglie di beneficiare di detrazioni fiscali, recuperando parte dell'investimento tramite il modello 730. Questo potrebbe rappresentare una vera rivoluzione nell'approccio alla salute pubblica.

Cosa ha dichiarato a riguardo la prima firmataria del DDL?

L’Onorevole Daniela Sbrollini, Vicepresidente della Commissione e Presidente dell’Intergruppo parlamentare “Obesità, diabete e malattie croniche non trasmissibili”, ha dichiarato che lo sport dovrebbe essere considerato un "farmaco" senza controindicazioni, adatto a tutte le età

La proposta di legge vuole dare ai pediatri, medici di base e specialisti la possibilità di prescrivere l’esercizio fisico, incoraggiando le persone a impegnarsi in attività salutari grazie anche a incentivi fiscali.

Sbrollini ha evidenziato come, nonostante i benefici dell'attività fisica siano noti, essa sia ancora troppo poco praticata. Secondo l'Eurobarometro, il 45% delle persone nell'Unione Europea non svolge mai attività fisica o sportiva, e un terzo ha livelli insufficienti di attività. Questo porta a un aumento delle malattie non trasmissibili, che non solo deteriorano la salute ma gravano anche economicamente sui paesi. Un rapporto congiunto dell'OMS e dell'OCSE ha stimato che un aumento dell'attività fisica potrebbe prevenire 11,5 milioni di nuovi casi di malattie non trasmissibili in Europa entro il 2050. 

Sbrollini ha inoltre sottolineato l'importanza di un impegno continuo per promuovere il binomio tra sport e salute, ricordando le iniziative portate avanti con società scientifiche e il mondo dello sport per promuovere stili di vita sani e prevenire malattie come il diabete e l'obesità. Ha ribadito che lo sport non è solo una questione di salute, ma un investimento per il miglioramento del Paese e ha ringraziato i colleghi della Commissione Sanità del Senato per il loro sostegno, auspicando che l'esercizio fisico possa presto essere prescritto come un farmaco. 

La senatrice ha inoltre promosso diverse iniziative per la diffusione dell'attività sportiva come stile di vita salutare, collaborando con istituzioni come il CONI e Sport e Salute. Sbrollini auspica che questa proposta di legge, sostenuta dai suoi colleghi, diventi presto una realtà legislativa.

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Quali sono gli obiettivi del DDL 287?

L’obiettivo, come già ribadito, è quello di considerare l’attività fisica come una prescrizione medica. In questo modo, l’esercizio fisico verrebbe trattato come una terapia prescrivibile da medici di base, pediatri e specialisti , promuovendo il suo utilizzo per la prevenzione e il trattamento di varie patologie. Per agevolare e promuovere l’attività fisica, inoltre, il DDL prevede degli incentivi fiscali per cui le famiglie potrebbero recuperare parte delle spese sostenute per l'attività fisica tramite il modello 730, incentivando così un maggiore impegno nella pratica sportiva. In questo modo, si potrebbe lavorare in maniera più efficace alla prevenzione delle malattie. Infatti, il DDL si basa sull'evidenza scientifica che l'inattività fisica è un fattore di rischio per numerose malattie non trasmissibili, come le malattie cardiovascolari, il diabete di tipo 2 e alcuni tipi di tumori. L'introduzione dell'esercizio fisico come parte integrante delle cure mediche mira a ridurre l'incidenza di queste malattie. 

È crescente, infatti, la preoccupazione per l'inattività fisica. Dati recenti mostrano che una grande percentuale della popolazione europea non pratica sufficiente attività fisica, con conseguenti gravi implicazioni per la salute pubblica. Il DDL cerca di invertire questa tendenza attraverso un approccio sistematico e incentivante. Il fatto che il DDL sia stato sottoscritto da tutti i partiti indica un ampio consenso politico sulla necessità di promuovere l'attività fisica come parte integrante della politica sanitaria nazionale.

Di: Cristina Saja, giornalista e avvocato

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