L’olio extravergine di oliva (EVO) è un pilastro della dieta mediterranea e uno degli alimenti più studiati per i suoi numerosi benefici sulla salute. Ricco di antiossidanti, vitamine E e K, e acidi grassi monoinsaturi, è noto per le sue proprietà antinfiammatorie e per la sua capacità di contribuire alla prevenzione di diverse malattie croniche. In particolare, il consumo regolare di olio EVO può avere effetti protettivi contro il diabete, le malattie cardiovascolari e altre patologie metaboliche. Ne parliamo con la professoressa Silvia Migliaccio, presidente della Società Italiana di Scienza dell’Alimentazione, per approfondire l’impatto di questo alimento sulla salute.
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Professoressa Migliaccio, il consumo di olio EVO ha implicazioni nella gestione del diabete, delle malattie cardiovascolari o di altre patologie croniche?
"L'olio EVO è certamente un alimento di grande importanza per il benessere dell'organismo e per la prevenzione di alcune patologie come quelle che ha menzionato. È stato dimostrato che il suo utilizzo ha effetti significativi nel contrastare queste problematiche."
Professoressa, esistono pazienti a cui è consigliato l'olio EVO e altri per i quali potrebbe essere controindicato?
"L'olio è generalmente consigliato a tutti, sia a chi presenta patologie che a soggetti sani, poiché contribuisce al mantenimento di un'alimentazione adeguata e alla prevenzione delle patologie metaboliche. Non ci sono particolari soggetti per cui l'uso dell'olio EVO sia controindicato; tuttavia, occorre fare attenzione nei casi di sovrappeso e obesità. Nonostante i suoi evidenti benefici, un eccesso di olio, essendo un grasso, può portare a un aumento dell'apporto calorico."
Infine, c'è un'età consigliata per integrare l'olio nella dieta, magari già dallo svezzamento?
"Sì, quando si inizia lo svezzamento, generalmente dai cinque ai sei mesi, è possibile introdurre piccole quantità di olio EVO."