L’ultima frontiera della tecnologia si chiama blockchain,
un registro condiviso e immutabile che permette di tracciare e verificare transazioni, dati, processi. I suoi ambiti di applicazione sono in continuo aumento: si va dal noto mondo delle criptovalute all’ambito sanitario.
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Attraverso l’utilizzo della criptografia, dati e informazioni vengono racchiusi in una serie di blocchi collegati e sequenziati, da qui il nome, e replicati all’interno del cloud migliaia di volte, rendendo pressoché impossibili eventuali modifiche fraudolente. Da qui l’importanza di tale applicazione in medicina”, spiega Andrea Tortorella, AD di Consulcesi Corporate.
Quali sono le applicazioni della blockchain in ambito sanitario?
Si
va dalla filiera produttiva a quella distributiva del farmaco, fino alla best practice medica e ancor prima alla formazione dei professionisti. Tra le varie applicazioni, vi è poi anche
la medicina difensiva, trattata in un altro articolo.
Il tema della blockchain e delle sue numerose applicazioni in ambito sanitario viene ampiamente approfondito e descritto in alcune video interviste curate per l'iniziativa
Tech2Doc, promossa dalla
Fondazione Enpam, di cui Consulcesi è uno dei partner editoriali.
L’utilizzo della blockchain permette infatti di garantire una
corretta certificazione del percorso del farmaco, nel suo ciclo produttivo fino al paziente: dalla certificazione dei fornitori e delle materie prime e dei semilavorati, fino alle modalità di trasporto, che sappiamo essere fondamentali per certi farmaci, pensiamo per esempio alla catena del freddo.
Con questa tecnologia infatti, farmacie, medici e pazienti possono verificare da sé, semplicemente attraverso una app, il percorso di un farmaco e la sua originalità, sempre nel rispetto della privacy.
I benefici della blockchain nel percorso di cura
Come riporta un recente articolo del Sole24Ore, ogni anno si bruciano in Europa 10 miliardi di euro a causa dei
farmaci contraffatti, solo in Italia 1 miliardo e mezzo.
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Questa potrebbe senz’altro essere una soluzione al problema dei falsi farmaci, che oggi è sempre più un problema dalle pesanti ricadute. Vi sono in primis i costi dei farmaci, che le case farmaceutiche sono costrette a tenere alti; senza contare i danni al paziente che questi farmaci contraffatti gli utilizza e quelli alla reputazione delle case stesse e del medico che li prescrive. Quindi, la blockchain permette ai vari governi, ai ministeri e alle case farmaceutiche di proteggersi in questo rispetto”, aggiunge Tortorella.
Blockchain: un punto di forza per reputation e best practice
A ciò si aggiunge anche il fatto che l’aspetto della
reputation e gli strumenti che possono contribuire a provare l’applicazione della best practice da parte del medico o dell’operatore sanitario, si fanno sempre più cruciali: il
crescente numero di vertenze mosse contro i professionisti della salute ne è una prova.
Grazie alla blockchain, in caso di contenzioso e di fronte alla propria compagnia assicurativa, si può
provare che la best practice è stata applicata: dimostrando cosa si è prescritto, come e su quali documenti di riferimento, e quindi l’applicazione corretta di tutti i protocolli.
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Sappiamo, ormai sempre di più, che molti pazienti citano in giudizio il proprio medico curante o il medico che al momento sta prescrivendo una terapia. Poter dimostrare la best practice nelle sedi opportune e nei confronti della propria compagnia assicurativa, ovviamente oltre a proteggere quella che è la sua reputation, cosa che è fondamentale per il medico oggi più che mai, permette alla compagnia assicuratrice di avere meno giudizi negativi in sede processuale e quindi abbassare gli altissimi premi assicurativi dovuti alle tante cause in cui sono chiamati i medici stessi, e in particolare alcune specializzazioni”, spiega l’avvocato.
Un ulteriore ambito in cui viene utilizzata la blockchain da molte aziende nel mondo, e in particolare in Italia da Consulcesi, è nella
formazione continua e obbligatoria in medicina.
Anche questa, fondamentale per l’applicazione della best practice, può infatti godere dei benefici della nuova tecnologia permettendo di
tracciare e quindi verificare la corretta formazione del professionista.
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Per operare al meglio la formazione continua non è solo necessaria, ma anche obbligatoria. Un medico aggiornato e formato godrà della fiducia del cliente, del paziente e della compagnia assicurativa perché sarà in grado di dimostrare nei confronti dei propri pazienti e delle strutture sanitarie non solo di aver conseguito, svolto corsi di formazione e aggiornamento obbligatori ma anche di poter certificare il percorso all’interno della fruizione di questi corsi”, conclude il portavoce dell’azienda leader nella
formazione ECM di medici e personale sanitario che da anni impiega le ultime innovazioni tecnologiche per garantire un’offerta formativa ampia e di qualità.
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