Profilassi pre-esposizione: chi, come, quando e perché assumerla

Dal mese di maggio 2023 la PrEP rientra tra i farmaci rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale. Assumerla protegge esclusivamente dal virus dell’HIV: il rischio di contrarre qualsiasi altra malattia sessualmente trasmessa resta del tutto invariato. Gli effetti collaterali gravi, riscontrati soprattutto a livello renale, sono rari, tuttavia, chi la assume deve sottoporsi a controllo medico ogni tre mesi

La profilassi pre-esposizione, meglio conosciuta con l’acronimo ‘PrEP’, è indicata per tutte le persone che, pur essendo HIV-negative, sono esposte al rischio di contrarre il virus. Assumendo questa terapia farmacologica, infatti, si riduce sensibilmente il rischio di diventare sieropositivi. Dal mese di maggio 2023 la PrEP rientra tra i farmaci rimborsabili dal Servizio Sanitario Nazionale e la sua prescrizione è di esclusiva competenza dello specialista in infettivologia. Si tratta di un farmaco in pillole e contiene una combinazione di due diversi principi: tenofovir, disoproxil ed emtricitabina. In Italia sono disponibili anche formulazioni generiche di queste associazioni farmacologiche o equivalenti che garantiscono la stessa efficacia del farmaco “di marca”, ma con un costo significativamente inferiore.

Come agisce la PrEP

L’azione dei farmaci anti-HIV, contenuti in modo combinato nella PrEP, impedisce la riproduzione del virus nel corpo di chi entra in contatto con un soggetto sieropositivo, evitandogli così di contrarre l’infezione.

Se l’assunzione della profilassi pre-esposizione avviene in modo corretto il rischio di contrarre l’infezione da HIV può essere considerato praticamente nullo, così come dimostrato da numerosi studi, effettuati in tutto il mondo, volti a dimostrare l’efficacia della combinazione farmacologica. È bene chiarire che la PrEP protegge esclusivamente dal virus dell’HIV: il rischio di contrarre qualsiasi altra malattia sessualmente trasmessa resta del tutto invariato. Per questo, gli esperti consigliano di utilizzare ugualmente il preservativo durante i rapporti sessuali anche a coloro che hanno assunto la profilassi pre-esposizione. Gonorrea, sifilide, clamidia, epatite B e C sono alcune tra le più comuni patologie che è possibile contrarre durante rapporti sessuali non protetti.

A chi si consiglia l’assunzione

Schematizzando, è possibile distinguere cinque macrocategorie di persone per le quali la PrEP è altamente consigliata:

  • La PrEP è raccomandata per coloro che hanno una relazione sessuale con un partner HIV-positivo con scarso controllo virale, per ridurre il rischio di infezione, specialmente in presenza di errori nell’assunzione o infezione recente.
  • È consigliata anche per coloro che hanno incontri sessuali casuali senza preservativo e per chi inizia una nuova relazione sessuale senza conoscere lo status HIV del partner.
  • Può essere prescritta anche a chiunque sia consapevole del rischio di infezione da HIV, come persone che usano droghe o hanno più partner sessuali.
  • È consigliata per coloro che condividono materiale per iniettare droghe, come le siringhe, per prevenire la trasmissione dell’HIV.

Come assumere la PrEP

Chiunque voglia cominciare ad assumere la PrEP deve eseguire un test HIV preliminare, poiché per iniziare la terapia è necessario essere sicuri di non avere già contratto il virus. Stando alle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, la PrEP va assunta ogni giorno, poiché è l’assunzione quotidiana a garantire un livello di protezione massimo. Nausea, vomito, stanchezza e vertigini sono i lievi effetti collaterali che possono presentarsi in alcune persone dopo l’assunzione. Tali sintomi di solito scompaiono nel tempo. Solo in rari casi sono stati segnalati effetti avversi gravi, in particolare sul funzionamento renale. Per questo, durante l’assunzione, con una cadenza regolare di una volta ogni tre mesi, è bene rivolgersi al proprio medico per svolgere regolari controlli.

Perché e per quanto tempo

Anche se chi assume questa terapia, di solito, a differenza di chi è sottoposto ad un trattamento per l’HIV, non lo farà per tutta la vita. L’assunzione è di norma limita a quei periodi in cui il soggetto corre un rischio reale di contrarre l’HIV. Ne sono degli esempi nuovi incontri, rapporti sessuali con persone di cui non si possa accertare la negatività all’HIV, i periodi in cui si affronta un problema di uso di droghe o anche la sieropositività di uno dei due partner in una coppia in cerca di gravidanza. Nonostante il suo fondamentale ruolo nella lotta all’HIV, la PrEP non è ancora disponibile in tutto il mondo e anche laddove abbia ricevuto l’approvazione da parte degli enti regolari potrebbe essere carente o difficile da reperire.

Di: Isabella Faggiano, giornalista professionista

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