Il bando marchi+2022 e la possibilità di usufruirne anche per il professionista sanitario

Che cos’è un marchio e come si registra? Quali sono le possibilità per il settore sanitario e farmaceutico? Un approfondimento sui marchi per il professionista sanitario.

Sommario

  1. Il Bando Marchi+ 2022: 9 milioni di euro esauriti in meno di 15 giorni
  2. Le possibilità per il settore sanitario e farmaceutico
Il marchio è un simbolo che consente ai clienti di riconoscere e distinguere un prodotto o un servizio rispetto a quello offerto dai suoi competitor.   Può essere oggetto di registrazione come marchio qualunque segno, in particolare le parole, compresi i nomi di persona, i disegni, le lettere, le cifre, i suoni, la forma del prodotto o della sua confezione, le combinazioni o le tonalità cromatiche, purché rispettino due caratteristiche:
  • siano atti a distinguere il prodotto o servizio di un’impresa da quelli di altre imprese
  • siano atti ad essere rappresentati nel registro dei marchi in modo tale da consentire alle autorità competenti e al pubblico di determinare con chiarezza e precisione l’oggetto della protezione conferita al titolare attraverso la registrazione
  Per poter essere oggetto di registrazione, il marchio deve avere le seguenti caratteristiche:
  • Specialità – la registrazione produce i suoi effetti limitatamente ai prodotti o ai servizi per cui è stata effettuata
  • Novità – non esistono marchi anteriori che possano confondersi con quello oggetto di registrazione
  • Liceità – il marchio non deve ingannare il pubblico sulla provenienza geografica, la natura o la qualità dei prodotti o servizi, e non deve essere contrario alla legge, all’ordine pubblico o al buon costume
  Il diritto di proprietà industriale del marchio, che ne consente lo sfruttamento economico, si acquista mediante la sua registrazione.   La registrazione di un marchio dura dieci anni a partire dalla data di deposito della domanda, e può essere limitata al territorio italiano o europeo, oppure essere internazionale.   La registrazione del marchio per l’Italia si effettua presso l’Ufficio Italiano Marchi e Brevetti (U.I.B.M.), per l’Europa presso lo European Union Intellectual Property Office (EUIPO), mentre per i marchi internazionali presso l’Organizzazione Mondiale per la Proprietà Intellettuale (OMPI).  

Il Bando Marchi+ 2022: 9 milioni di euro esauriti in meno di 15 giorni

  Il Bando Marchi+ è un’iniziativa promossa annualmente dal Ministero dello Sviluppo Economico per sostenere la tutela dei marchi all’estero attraverso l’acquisizione di servizi specialistici, tramite misure economiche che favoriscano la registrazione di marchi dell’Unione Europea e Internazionali.   Lo stanziamento economico previsto per il Bando Marchi+2022 è di ben 9 milioni di euro, e la procedura di presentazione delle domande avviene a sportello, sul sito www.marchipiu2022.it fino ad esaurimento fondi.   Per quest’anno la procedura è rimasta aperta per quasi quindici giorni, dalle ore 09:30 del 25 ottobre alle ore 14:52:25 del 8 novembre 2022, quando in conseguenza dell’esaurimento delle risorse disponibili, il Direttore Generale del Ministero dello Sviluppo Economico ha sospeso la procedura di presentazione delle domande.   Per l’anno 2022 il bando è stato riservato a coloro i quali abbiano depositato domanda di registrazione del marchio a decorrere dal 1 giugno 2019, siano in regola con il pagamento delle tasse di deposito e abbiano ottenuto la registrazione del marchio oggetto della domanda.   Le spese ammissibili al finanziamento, che solitamente vengono confermate nei bandi successivi, sono:
  • progettazione della rappresentazione del marchio
  • assistenza per il deposito del marchio
  • ricerche di anteriorità
  • assistenza legale per azioni di tutela del marchio in risposta a opposizioni successive al deposito della domanda di registrazione
  • tasse di deposito
  Le agevolazioni economiche, per il 2022, sono state ripartite in maniera diversa a seconda che il marchio avesse tutela europea o internazionale:
  • per i bandi europei (EUIPO) le agevolazioni sono concesse nella misura dell’80% delle spese ammissibili, comunque entro l’importo massimo complessivo di € 6.000,00 per marchio;
  • per i bandi internazionali (OMPI), invece, le agevolazioni sono concesse nella misura del 90% delle spese ammissibili, entro l’importo massimo complessivo di € 9.000,00 per marchio.
  È consentita la richiesta di agevolazione per più marchi, purché venga presentata una domanda per ciascuno, e comunque nel limite massimo di € 25.000,00 euro finanziabili allo stesso richiedente, equivalenti a circa quattro marchi EUIPO o due/tre marchi OMPI. Le agevolazioni saranno erogate ai beneficiari in tempi brevi, entro 60 giorni dalla comunicazione dell’accoglimento della domanda.   I professionisti del settore sanitario, che hanno intenzione di registrare un marchio, non devono farsi cogliere impreparati: per questo è bene che fin da subito raccolgano tutto ciò che servirà loro per partecipare al Bando Marchi+2023. Anche in questo ambito è possibile avere la consulenza dei legali esperti di Consulcesi.      

Le possibilità per il settore sanitario e farmaceutico

  Conoscere l’esistenza del Bando Marchi+, che viene pubblicato annualmente dal Mise, è molto importante per chi opera in ambito sanitario, farmaceutico o di medical device.   Quest’ultimo settore, in particolare, rappresenta una fetta importante del comparto life science, grazie alla commercializzazione di:
  • prodotti biomedicali
  • prodotti biomedicali strumentali
  • dispositivi a base di sostanze
  • prodotti elettromedicali e servizi integrati
  • ausili
  • prodotti per la diagnostica in vitro
  • attrezzature tecniche
  • prodotti di home e digital care
  • prodotti dentali
  • prodotti ottici
  • prodotti per la medicina estetica
  • protesi acustiche
  Pur trattandosi di attività commerciali, la consulenza per le aziende operanti nel comparto life science deve necessariamente essere effettuata da professionisti medici, gli unici ad avere una conoscenza a 360 gradi del prodotto che si andrà poi ad immettere sul mercato e che saranno i loro stessi Colleghi ad utilizzare.   L’incontro tra il professionista sanitario e l’imprenditore può dar vita a nuove idee – brevettabili – che necessitano al contempo di essere facilmente riconoscibili e distinguibili rispetto ai prodotti dei competitor.   Pensiamo alla storia dei prodotti del Dr. Gibaud: il marchio nacque in Francia negli anni ’30, per poi giungere in Italia il decennio successivo. L’idea di creare la fascia elastica nacque da una semplice battuta di pesca tra due amici: il proprietario di una piccola azienda tessile e il suo amico, un medico locale, il Dr. Gibaud appunto. Durante la battuta di pesca ai due venne l’idea della cintura elastica in lana per trattare il dolore nelle fasi acute di lombalgie, coliti e coliche renali, quella che poi divenne la famosa fascia del Dr. Gibaud.   Un marchio, oltre che un prodotto, può anche contraddistinguere uno studio medico, che magari offra ai propri pazienti servizi in forme e modalità innovative rispetto agli altri, e che necessiti appunto di tutelarsi tramite la registrazione del proprio segno distintivo.   È bene, perciò, che i professionisti del settore sanitario, se hanno in mente di registrare un marchio, inizino a preparare tutta la documentazione per trovarsi pronti all’appuntamento del Bando Marchi+2023.
Di: Redazione Consulcesi Club

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