Insufficienza ovarica precoce, di che si tratta e come diagnosticarla

Cos’è l’insufficienza ovarica precoce, quali sono le cause e i rimedi? Tutto quel che c’è da sapere in un corso ECM da 4,5 crediti

L'attività ovarica può interrompersi in modo molto precoce, manifestandosi come ipogonadismo primario ipergonadotropo, oppure dopo un periodo di normale funzionamento ovarico, portando a una condizione chiamata insufficienza ovarica precoce (IOP). La IOP è caratterizzata da una funzione ovarica intermittente e può consentire gravidanze spontanee in circa il 17% delle donne giovani.

Diagnosi, tipi e cause della IOP

Come spiegato dall’Associazione Medici Endocrinologi (AME), l’insufficienza ovarica precoce si diagnostica in base a tre criteri principali: assenza di mestruazioni per almeno 4 mesi; sintomi da deficit di ormoni sessuali; due misurazioni di FSH superiori a 25 UI/L a distanza di almeno un mese.

La IOP può manifestarsi in diverse forme, a seconda dell'età e delle cause:

  • Amenorrea secondaria molto precoce (meno di 30 anni).
  • Amenorrea secondaria più tardiva (meno di 40 anni).
  • Menopausa precoce (tra i 40 e i 45 anni).

Per diagnosticare la IOP, è fondamentale raccogliere una dettagliata anamnesi mestruale, familiare (per verificare la presenza di malattie autoimmuni o insufficienza ovarica precoce), e anamnesi personale (patologie infantili, esposizioni ambientali). È altrettanto importante un esame obiettivo accurato.

La IOP può essere causata da due principali meccanismi: deplezione follicolare, ossia la perdita dei follicoli ovarici primordiali; disfunzione follicolare, dove i follicoli non maturano correttamente.

Le cause possono essere genetiche, autoimmuni, iatrogene (dovute a trattamenti medici), epigenetiche, ambientali o virali. Tuttavia, molte di queste cause rimangono probabilistiche e molti casi sono considerati idiopatici (senza causa nota).

Gli esami

Un'analisi approfondita della IOP potrebbe includere in futuro il sequenziamento del genoma per individuare cause genetiche specifiche. Attualmente, la diagnosi si basa su esami ormonali e strumentali.

Gli esami ormonali includono:

  • FSH, LH, E2, TSH, PRL, ed eventualmente βhCG.
  • Ripetizione di FSH, LH, e E2 a distanza di 4-6 settimane se il FSH è elevato.
  • Valutazione dell’AMH in casi particolari.

Per quanto riguarda invece gli esami strumentali, un'ecografia pelvica entro 4-5 giorni dalla fine del flusso mestruale è utile per contare i follicoli ovarici.

Cause genetiche, autoimmuni e iatrogene

Le cause genetiche della IOP includono anomalie cromosomiche, come la sindrome di Turner, e difetti su singoli geni. In assenza di evidenti fattori di rischio genetici, è importante eseguire valutazioni genetiche approfondite. Le cause autoimmuni della IOP possono includere patologie autoimmuni associate, come tiroidite, celiachia, e sindromi polighiandolari autoimmuni. La presenza di autoanticorpi e l’evidenza di ooforite autoimmune sono indicatori importanti. Le cause iatrogene comprendono interventi chirurgici pelvici, chemioterapia e radioterapia. È fondamentale considerare l'impatto di trattamenti oncologici sulla funzione ovarica, soprattutto dato l’aumento delle sopravvivenze a lungo termine nei pazienti oncologici giovani.

Conseguenze

A breve e medio termine, la IOP può causare sintomi neuro-vegetativi, alterazioni dell’umore, problemi relazionali e sessuali (come dispareunia e calo della libido). A lungo termine, la IOP aumenta il rischio di malattie cardiovascolari, osteoporosi, disfunzioni cognitive e morte precoce.

Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS)

La TOS è essenziale e deve essere personalizzata in base all'età, alla funzione ovarica residua, e alle esigenze della paziente. È fondamentale che la funzione ovarica sia stabilmente compromessa prima di iniziare il trattamento, utilizzando il minor dosaggio efficace di TOS. La somministrazione di estrogeni naturali per via transdermica, associata a progesterone naturale, è preferibile per un effetto neutro dal punto di vista metabolico, oncologico e cardiovascolare.

Il corso di formazione

Sulla piattaforma Consulcesi Club è presente il corso FAD “Insufficienza ovarica precoce: un approccio integrato” (responsabile scientifico: Dott. Valerio Renzelli dell’Associazione Medici Endocrinologi). Il corso, dal valore di 4,5 crediti ECM, mira a fornire una comprensione dettagliata dell'insufficienza ovarica precoce (IOP), distinguendola dalla menopausa fisiologica. Vengono esplorati i meccanismi genetici, autoimmuni e ambientali alla base della IOP e le complicazioni associate, come osteoporosi, disturbi cardiovascolari e problemi psicosociali. Il corso sottolinea l'importanza di un approccio olistico nella gestione dell'IOP e analizza le implicazioni sulla salute riproduttiva femminile, inclusi gli effetti sulla fertilità. Vengono esaminate le opzioni terapeutiche disponibili, con un'analisi delle terapie ormonali e delle loro complicanze. Inoltre, sono discussi approcci innovativi per la preservazione della fertilità, come la fecondazione in vitro e la criopreservazione degli ovociti.

Di: Arnaldo Iodice, giornalista

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