Lingua Blu: EMA approva due nuovi vaccini per gli ovini

Scopri l'approvazione dei vaccini Bluevac-3 e Syvazul BTV 3 per proteggere gli ovini dal virus della Lingua Blu, un passo importante per il controllo della malattia.

Sommario

  1. Lingua Blu: l’EMA raccomanda l’approvazione di due nuovi vaccini per gli ovini
  2. Lingua Blu: cos’è e come si trasmette
  3. Lingua Blu: l’importanza della vaccinazione

La febbre catarrale degli ovini, nota come "Lingua Blu", è una malattia virale trasmessa da insetti del genere Culicoides, che colpisce principalmente ovini e bovini. Attualmente, sono noti 27 sierotipi del virus, ciascuno con diversi livelli di virulenza. La malattia non è trasmissibile all'uomo, ma può causare significativi danni economici nel settore zootecnico.

Lingua Blu: l’EMA raccomanda l’approvazione di due nuovi vaccini per gli ovini

L’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha raccomandato l’approvazione di due nuovi vaccini, Bluevac-3 e Syvazul BTV 3, per proteggere gli ovini dalla febbre catarrale, nota come Lingua Blu. Il primo vaccino, il Bluevac-3, è stato approvato anche per l’uso nei bovini. Questi vaccini offrono protezione specifica contro il sierotipo 3 (BTV3), recentemente responsabile di focolai in Europa, contro il quale i vaccini attualmente in commercio mostrano scarsa efficacia.

Lingua Blu: cos’è e come si trasmette

La febbre catarrale degli ovini è una malattia infettiva che colpisce ruminanti domestici e selvatici, come pecore, capre e bovini, ed è trasmessa dal morso di insetti vettori del genere Culicoides, come le mosche, che si sono nutrite di animali infetti. In questo modo, può diffondersi tra i bestiami e tra diverse specie. La gravità della malattia varia da animale a animale e si rivela più grave negli ovini, per i quali spesso può essere fatale. La complessità nella gestione della malattia è accentuata dalla presenza di 27 sierotipi diversi del virus a livello mondiale: questo rende difficile prevedere quale ceppo emergerà di anno in anno. Ad esempio, mentre nel 2023 il sierotipo predominante era l'8, nel 2024 è stato il 3, richiedendo un adeguamento delle strategie vaccinali.

Sebbene non rappresenti un rischio per la salute pubblica in quanto il virus non si trasmette all'uomo attraverso il contatto con animali o lana, né attraverso il consumo di latte o carne, la vaccinazione può controllare la diffusione della malattia, riducendo le perdite economiche, proteggendo il commercio di bestiame e prevenendo la sofferenza degli animali. La malattia, infatti, oltre alla morte degli animali può causare anche gravi danni economici agli allevamenti. Lo dimostra la recente epidemia in Sardegna che ha portato alla morte di circa 40.000 pecore e agnelli in un quarto delle aziende ovine dell'isola. Un dato enorme se paragonato alle 5.000 perdite registrate nel 2023 che ha rappresentato un duro colpo per l'industria ovina in Sardegna. Per contrastare l'epidemia e compensare gli allevatori colpiti il governo sardo ha stanziato 13,5 milioni di euro sebbene le perdite totali siano stimate intorno ai 25 milioni di euro, portando a richieste di ulteriore supporto finanziario al governo centrale.

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Lingua Blu: l’importanza della vaccinazione

L’EMA ha raccomandato l’approvazione dei due vaccini in circostanze eccezionali per rispondere rapidamente all’emergenza sanitaria veterinaria. La vaccinazione, infatti, è considerata la strategia più efficace per contenere la diffusione del virus, ridurre la mortalità e limitare le perdite economiche nel settore zootecnico.

Come funzionano i nuovi vaccini?

Entrambi i vaccini contengono una forma inattivata del virus BTV3, che non può causare la malattia, ma stimola la risposta immunitaria dell’animale. Sono disponibili in formulazione iniettabile con adiuvanti per potenziare la protezione. Nello specifico:

  • Bluevac-3 è stato testato su agnelli e vitelli, dimostrando di ridurre la presenza del virus nel sangue e la gravità dei sintomi dopo due dosi somministrate a distanza di 21 giorni. Negli agnelli si è osservata anche una diminuzione della mortalità;
  • Syvazul BTV 3 è stato valutato in pecore vaccinate esposte al virus, mostrando una riduzione della carica virale, della sintomatologia e della mortalità.

Secondo la valutazione del Comitato per i Medicinali Veterinari (CVMP) dell’EMA, i vaccini non comportano rischi per la salute umana, animale o per l’ambiente se usati correttamente. Ora i pareri dell’EMA saranno inviati alla Commissione Europea, che dovrà decidere sull’autorizzazione all’immissione in commercio a livello dell’UE.

L’approvazione di questi vaccini rappresenta un importante passo in avanti nella lotta contro la Lingua Blu, fornendo agli allevatori uno strumento efficace per contenere i danni e proteggere il bestiame. La situazione epidemiologica in Europa richiede una rapida distribuzione dei vaccini per prevenire nuove ondate di infezione e limitare le perdite zootecniche ed economiche nei settori ovino e bovino.

Di: Viviana Franzellitti, giornalista

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