Ferie non godute, il successo Consulcesi: l’azienda si accorda per evitare il processo

Sommario

  1. Rimborso ferie negato al medico dirigente: qual era il caso?
  2. L’intervento dei consulenti legali di Consulcesi Club
  3. L’accordo dell’azienda ancora prima del processo
  4. Gli aspetti essenziali della delibera
Il caso del medico dirigente, che non aveva goduto delle proprie ferie a causa di carenza del personale. Con la giusta documentazione l’Azienda si accorda prima del processo. Un successo del team Consulcesi

Continua la striscia di successi giudiziali di Consulcesi che, da anni, si sta battendo su tutto il territorio italiano per difendere il diritto dei sanitari che non abbiano potuto fruire di tutte le ferie nel corso del loro rapporto di lavoro, di vedersi riconosciuto l’indennizzo dalle aziende sanitarie inadempienti.

Questa volta non si è neppure dovuta attendere la decisione del magistrato del lavoro atteso come la stessa azienda, ricevuta la notifica del ricorso attivato dai legali di Consulcesi, si sia subito attivata per ricercare una soluzione transattiva prima ancora di partecipare all’udienza di comparizione.

Segno inequivocabile non soltanto della bontà delle tesi proposte a difesa dei sanitari su questa tematica, ma anche della necessità delle Aziende, davanti alle ragionevoli richieste dei loro ex dipendenti, di trovare soluzioni bonarie che possano evitare probabili sconfitte giudiziali, con pensanti ripercussioni sia in termini di maggiori indennizzi, che di incremento degli esborsi per rimborsare le spese legali sostenute dai ricorrenti per portare avanti questa battaglia di salvaguardia dei diritti dei sanitari.

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Rimborso ferie negato al medico dirigente: qual era il caso?

Soltanto qualche mese fa, perveniva all’area di consulenza legale, appositamente predisposta da Consulcesi Club per le problematiche lavorative e di vita personale di tutto il mondo sanitario, la situazione di un medico dirigente che, giunto all’agognata pensione, non riusciva ad ottenere il pagamento dell’indennità per i giorni di ferie di cui non aveva potuto godere durante gli anni di lavoro.

Ogni sforzo spontaneamente profuso dal medico si era, infatti, inesorabilmente infranto contro il muro dell’Azienda che, senza curarsi del mutato orientamento giurisprudenziale, respingeva costantemente la legittima presenza, facendosi forte dell’interpretazione restrittiva, ormai da tempo superata, dell’art. 5, comma 8, del D.L. 95/2012 sul divieto di monetizzazione delle ferie non godute nel pubblico impiego.

L’intervento dei consulenti legali di Consulcesi Club

La questione, giunta all’esame dei consulenti legali di Consulcesi, è parsa immediatamente chiara e meritevole di essere fortemente sostenuta, in quanto risultava evidente come la mancata fruizione delle ferie fosse direttamente correlata all’aver dovuto sostenere l’articolazione aziendale nell’erogazione di prestazioni sanitarie essenziali e inderogabili per l’intero reparto.

La penuria di personale medico in organico era stata compensata proprio dal surplus lavorativo del sanitario, oggi in pensione, che aveva dovuto garantire una presenza attiva praticamente senza soluzione di continuità, comprendo un gran numero di turni di turni di guardia e di pronta disponibilità per veder mantenuti gli standard di qualità e quantità richiesti dalla sua stessa Azienda.

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L’accordo dell’azienda ancora prima del processo

Si è quindi proceduto, con il patrocinio di un professionista legale esperto del settore, all’immediata raccolta di tutta la documentazione necessaria, per poi presentare motivato ricorso davanti al Tribunale Lavoro territorialmente competente, con conseguente fissazione della prima udienza di comparizione delle parti, regolarmente notificata alla parte datoriale.

Non appena ricevuto il plico, che presagiva l’apertura del contenzioso, l’Azienda ha finalmente modificato il proprio atteggiamento, rendendosi disponibile ad una rapida soluzione transattiva che potesse addirittura anticipare lo svolgimento della prima udienza di comparizione, così da evitare il processo.

La costante opera di negoziazione svolta del legale del network di Consulcesi ha quindi consentito, nel giro di pochi giorni, di giungere all’accordo, con il riconoscimento di un importo a favore del medico pari al 90% del valore iniziale della domanda giudiziale di indennizzo, con relativa regolarizzazione della posizione contributiva (che produrrà effetti sulla pensione percepita) e conseguente abbandono del processo appena instaurato.

Gli aspetti essenziali della delibera

Nel confezionare la delibera di autorizzazione all’immediato pagamento dell’indennizzo per ferie non godute al medico, tre sono gli elementi che destano sicuro interesse:

  • è stato finalmente riconosciuto il buon diritto del dipendente rispetto alla pretesa economica invocata
  • si è espresso ossequio rispetto ad un clima giurisprudenziale che, anche alla luce dei recenti pronunciamenti della magistratura contabile, tende ad ampliare il perimetro dei casi in cui deve ritenersi legittima la richiesta di monetizzazione delle ferie non godute del dipendente
  • si è espressa viva preoccupazione per l’esito di un processo che, visto la situazione concreta rappresentata dall’ex dipendente letta alla luce dei mutati principi giurisprudenziali, avrebbe probabilmente condotto l’Azienda alla condanna, con notevole aggravio per le casse pubbliche.

Rimane il fatto che, nel giro di soli 4 mesi, è stato quindi possibile sbloccare, grazie all’intervento del legale del network di Consulcesi, l’annosa situazione vissuta dal suo cliente per giungere, in tempi rapidi, alla definizione transattiva della controversia, che ha portato al giusto riconoscimento del diritto dell’ex dirigente medico, con relativa liquidazione dell’indennizzo previsto per il periodo di ferie a cui non aveva potuto accedere durante il corso della sua carriera lavorativa. 

Di: Francesco Del Rio, avvocato

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