Autonomia differenziata, cosa ne pensano i medici di famiglia (Fimmg)?

Curatola (Fimmg): “La medicina generale, nel suo modello costruito sul concetto di fiduciarietà, non è riconducibile a modelli prestazionali misurabili come un LEP".

La legge sull’autonomia differenziata prevede che il tutto sia subordinato alla preventiva definizione dei Livelli Essenziali di Prestazione (Lep), standard minimi di servizio che andranno assicurati e finanziati dalle regioni. Tuttavia, spiega il dottor Carlo Curatola, dell’esecutivo Fimmg nazionale, in una video intervista, “la medicina generale, nel suo modello costruito sul concetto di fiduciarietà, non è riconducibile a modelli prestazionali misurabili come un LEP. La medicina generale è e deve continuare ad essere concepita come un LEA”.

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Partendo da questo presupposto il dottor Curatola esplicita la posizione della Fimmg sull’argomento, avanzando anche proposte concrete in merito alla necessità di “investire sul capitale umano, sui medici di famiglia e sul territorio, sul SSN e sull'omogeneizzazione degli strumenti da poter offrire ai sanitari che operano sul territorio e in ospedale”.

Di: Isabella Faggiano, giornalista professionista

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