Intelligenza artificiale e medicina legale, La Russa (Sapienza): “Analisi della responsabilità sanitaria diventerà più complessa e rigorosa”

Intervista a Raffaele La Russa, professore di Medicina legale all’Università Sapienza di Roma e partner di Consulcesi & Partners: “Nonostante le nuove tecnologie il ruolo del medico legale resta fondamentale”

Sommario

  1. “Il ruolo del medico legale resta fondamentale”
  2. “Con nuove tecnologie il processo di analisi della responsabilità sanitaria diventerà più complesso e rigoroso”
  3. “Il medico legale non deve limitarsi alla valutazione specialistica”

Alla luce degli strumenti innovativi proposti dall’intelligenza artificiale, il ruolo del medico legale sarà ancora rilevante nelle questioni di responsabilità civile? Di questa e altre questioni relative all’applicazione dell’AI in ambito sanitario si è discusso di recente nel corso del convegno “Gli scenari gestionali e assicurativi nella sanità italiana”, all’Università Sapienza di Roma. Tra gli esperti che sono intervenuti c’era anche Raffaele La Russa, professore di Medicina legale all’Università Sapienza di Roma e partner di Consulcesi & Partners.

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“Il ruolo del medico legale resta fondamentale”

“Ritengo che il ruolo del medico legale – spiega il professor La Russa – rimanga fondamentale in ogni procedimento giudiziale che coinvolga la responsabilità sanitaria o la valutazione del danno. Sebbene gli strumenti dell’intelligenza artificiale siano diventati sempre più indispensabili per coloro che operano nel campo della sanità, come evidenziato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità nel 2021, il ruolo del medico nella valutazione e gestione dei processi di intelligenza artificiale deve rimanere saldo”. Ad esempio, nell’ambito della responsabilità civile e sanitaria, durante le due giornate romane è stato presentato “un progetto che mira a una nuova valutazione del danno biologico attraverso l’utilizzo di strumenti di intelligenza artificiale. L’obiettivo è oggettivare il danno biologico e fornire una maggiore solidità alle evidenze scientifiche anche nella valutazione del danno”.

“Con nuove tecnologie il processo di analisi della responsabilità sanitaria diventerà più complesso e rigoroso”

Ma quali sono le sfide che si ravvisano nel rapporto tra intelligenza artificiale e responsabilità professionale? Sarà più difficile definire i confini dell’errore e individuare le responsabilità? “È evidente – risponde il professor La Russa – che con il progredire della medicina, dell’evoluzione tecnologica e dei nuovi strumenti di intelligenza artificiale in tutte le sue branche, il processo di analisi della responsabilità sanitaria, ad esempio in casi come l’utilizzo di robot o altre tecnologie avanzate in chirurgia, diventa sempre più complesso e rigoroso”. Tuttavia, “secondo l’articolo 15 della legge 24, ritengo che il ruolo del medico legale debba essere rafforzato all’interno di un collegio medico legale, composto da un medico legale e uno specialista di branca”.

“Il medico legale non deve limitarsi alla valutazione specialistica”

Secondo il professor La Russa il medico legale “non deve limitarsi a seguire la valutazione specialistica”, ma deve essere la “bussola” che “indica la strada per fornire una risposta precisa e rigorosa al magistrato, specialmente attraverso la valutazione del nesso di causalità che talvolta viene trascurato a favore delle conoscenze tecniche dello specialista. Pertanto – conclude La Russa –, il ruolo del medico legale deve essere incentivato, soprattutto perché nelle nuove fattispecie colpose il medico legale avrà un ruolo sempre più rilevante e incisivo, a condizione che il lavoro venga svolto con scienza, coscienza e competenza”.

Di: Arnaldo Iodice

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